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LE TONNARE LIGURI

di Annamaria "Lilla"Mariotti

Prima di raccontare la storia delle tonnare di Liguria, che una volta erano molte e remunerative, bisogna prima spendere qualche parola sulla tonnara stessa, vista come impianto di pesca, sulla sua struttura e sulla sua collocazione, e anche sul tonno rosso, la preda più ambita, quella che portava cibo e lavoro a tutti quelli che vivevano intorno ad una tonnara.  Per secoli questa pesca è stata fonte di benessere per tutte le città costiere, allora solo piccolo villaggi di pescatori, che di essa vivevano.  Tutti quelli che erano coinvolti, fabbricanti di reti, costruttori di barche, pescatori, commercianti di pesce, per ognuno c’era una parte, che alla fine della stagione, della durata di una sola estate, potevano avere un inverno assicurato, cibo, legna da ardere e, perché no, anche un buon bicchiere di vino, insieme a tutte quelle cose che potevano essere necessarie per una vita modesta, ma dignitosa.

Dato che la Liguria si trova sul percorso migratorio del tonno, ed una volta queste migrazioni erano massicce, in tempi antichi, ma non remoti, vi si trovavano molte tonnare.  Da una fonte non controllabile, si ha notizia che intorno al 1200 gli i frati dell'Abbazia di San Fruttuoso  avevano calato una tonnara tra la baia e Punta Chiappa, ma che a causa delle forti correnti della zona, abbiano quasi subito rinunciato all'impresa.   Si sa invece per certo che nel 1300 era già attiva una tonnara a Portofino,  perché si trovano notizie di questo impianto nei documenti dell'epoca all'archivio di Stato di Genova.  Dalle Comdemnationes conservatorum  risulta che nel 1383 Giuliano Clavarino, portofinese, era stato multato a Genova per aver venduto quattro tonni in darsena, non si sa contravvenendo a quale legge e nel 1385 un altro pescatore di Portofino, di cui non ci è giunto il nome, è stato condannato per aver nascosto un tonno di notevoli dimensioni. Nel 1388, nell'inventario di Oberto Graziano, barbierE di Portofino, figura un barile di tonnina sott'olio, già una rarità a quell'epoca in cui il tonno veniva ancora prevalentemente salato, almeno in Liguria.  Dove fosse calata questa tonnara oggi è difficile dirlo, ma in mare, lungo la strada che da Santa Margherita e Paraggi porta a Portofino, si trova uno scoglio, chiamato pedale.  Che sia il punto in cui veniva legata la coda dell'impianto ?   In un certo periodo anche a Paraggi esisteva una tonnara, che ebbe  breve durata, ed un'altra più famosa era calata a Santa Margherita, per cui questo pedale potrebbe riferirsi a tutte queste tonnare, ed comunque bello che dopo tanti secoli questo nome ricorra ancora nel ricordo di tutti.

 

 Dal 1300 non ci sono altre notizie relative a tonnare in Liguria, bisogna saltare qualche secolo perché le cronache ne parlino e da queste prime notizie risulta di tonnare attive, anche se per breve tempo, a San Michele di Pagana, a Zoagli, a Rapallo, a Vernazza, a Quinto e anche ad Arenzano. 

Quella di cui abbiamo maggiori notizie è la tonnara di Monterosso, già in funzione alle fine del 1500, una tonnara particolare, le cui reti venivano calata davanti alla spiaggia e che continuò a funzionare fino  al 1853, quando cessò la sua attività. Queste tonnare erano anche fonte di introiti per l'erario, per quella di Monterosso in particolare nel 1663 risultano pagata una  tassa 2,102,10 Lire e di 1.800 Lire nel 1713, forse per un calo del pescato. Non si sa molto più di questo, è una tonnara senza molta storia, comunque nella seconda metà del 1600, nella classifica delle tonnare liguri, era considerata la seconda in ordine di importanza, dopo quella di Camogli e prima di quella di Santa Margherita.

 

La prima a beneficiare di queste esazioni era  la Serenissima Repubblica che ricavava notevoli introiti con le tasse sulla pesca del tonno.  Sempre nel 1663 le altre tonnare Liguri erano così tassate :

 

Tonnara di Camogli                         Lire 2.375

Tonnara di Santa Margherita           Lire 1.905

Tonnara di Portofino                       Lire 1.005

 

E ancora nel 1713 :

 

Tonnara di Camogli                          Lire 2.500

Tonnara di Santa Margherita             Lire 1.600

 

Da qui si può dedurre che la tonnara di Camogli era  certamente la più pescosa e che nel giro di 50 anni la tonnara di Portofino non viene più menzionata, mentre in altre registrazioni seguenti viene denominata mugginara, così sono definite le reti attrezzate per la pesca del muggine.


Queste quote venivano versate a rate, all'inizio della stagione di pesca, ad agosto e a Dicembre. 

Nel 1600 tutta la Riviera di levante era tutto  un susseguirsi di tonnare, più o meno importanti, fino a Sestri Levante, ma tre sole erano le più riconosciute  e remunerative. Nel seconda metà del 1600 la prima tonnara in ordine di importanza era quella di Camogli, seguita da Monterosso e da Santa Margherita  La tonnara di Camogli ha origini antichissime, le prime notizie scritte risalgono al 1603,  quella di Monterosso era già in funzione alla fine del 1500, e quella di Santa Margherita risale al 1617.  Queste sono le prime notizie storiche a cui si può risalire, ma sicuramente erano tutte molto più antiche, considerano quella di Portofino e immaginando che forse non era l'unica esistente.

 

Nel 1608 era già stata calata una tonnara nel golfo di Rapallo e nel 1617 viene accordato a Benedetto Costa l'appalto per la tonnara di Santa Margherita.  Nel 1618 quattordici pescatori  di Camogli si associano con Costa che da parte sua impiega quattro uomini, con l'impegno che il primo tonno pescato doveva essere offerto al Santuario si Santa Maria di Nozarego per un voto fatto dallo stesso Costa.  Tanto valeva il tonno a quei tempi che poteva essere usato come ex-voto al posto di un qualsiasi oggetto di valore, infatti la pesca dei tonni era considerata molto lucrosa, perché in quegli anni  ne venivano ancora pescati molti.  Tutta l'economia delle piccole città costiere gravitava intorno a questa attività.    Una parte degli utili di questa tonnara fu impiegato per il restauro di quel Santuario.  Nel 1657 era Rais della tonnara di Santa Margherita un certo Agostino Bertollo che, durante quella stagione di pesca, mandò a Genova ben 200 rubi di tonno   Anche in quel di Pagana era stata messa in mare una tonnara, il cui appalto era stato concesso purché ci fosse una distanza si almeno 3 miglia  da quella di Santa Margherita.   Ma queste sono tonnare minori che hanno ben presto cessato di esistere.

 

La tonnara di Monterosso cessò di operare nel 1853, quella di Santa Margherita nel 1875.  Di quella di Portofino si è persa ogni traccia, anche perché viene il dubbio che sia la stessa calata a Santa Margherita.

 



 
 
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